Pasquetta culturale a Pompei e a Cava dei Tirreni
Le nostre mete per le gite culturali non sono solo all’insegna dell’Aviazione ma anche mirate a soddisfare quella voglia di cultura e di amore per la storia del nostro territorio.
Così come l’anno scorso, ci siamo interessati all’archeologia e memori ancora della visita fatta agli scavi di Ercolano abbiamo, questa volta, spostato la nostra attenzione a quelli di Pompei. Gli eventi che portarono alla fine di entrambe le città romane sono legati alla fatidica eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 D.C.. Non vorrei ora annoiare nessuno con racconti e descrizioni di quei tragici giorni, anche perchè sono noti a tutti e non certo in questa sede potremmo aggiungere qualcosa di nuovo e di questo avviso è stata anche la nostra solita ed insuperabile guida partenopea: Prof. Alfonso Carotenuto. Il nostro professore ci ha descritto infatti gli aspetti della Pompei operosa del commercio nelle botteghe e della vita di tutti giorni e delle abitudini (alcune piccanti) dei sui abitanti, della città gioiosa degli spettacoli teatrali e dei giochi gladiatorii (gioiosa per gli spettatori ma non proprio così per i combattenti). Come al solito ricca di divertenti aneddoti e dei siparietti di Alfonso in classico stile napoletano la visita si è protratta fino all’ora di pranzo.
E a Pasquetta corre l’obbligo di dedicare un po’, anzi un bel po’, di tempo alla gastronomia. Partiti quindi da Pompei siamo giunti in uno dei ristorantini di Nocera, città a metà strada fra le mete della nostra giornata, e dopo esserci rifocillati siamo ripartiti in direzione di Cava dei Tirreni. Un salto nella storia lungo mille anni ci ha portati dall’antica romanità di Pompei alla maestosità medievale dell’Abbazia di Cava dei Tirreni. Il nostro percorso nel complesso monastico benedettino si è snodato fra antiche cripte longobarde, capitoli seicenteschi, pulpiti altomedievali, sepolcri, altari e dipinti rinascimentali. Insomma un altro tuffo in quel patrimonio storico-artistico che ci rende orgogliosi di essere Italiani.
La prossima volta però si torna a respirare l’aria degli aeroporti per toccare con mano di nuovo qualche aeroplano e, perchè no, magari a fare un giretto fra le nuvole.
Restate quindi in attesa di nuove per i prossimi appuntamenti che saranno, come detto, dedicati al volo.
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